Sant'Andrea: un apostolo per L’Oriente e L’Occidente a cura di Michail G. Talalay e Irina K. Yazykova

Nel 2008 il mondo cristiano ha celebrato gli Ottocento anni della Traslazione delle reliquie dell’Apostolo da Bisanzio in Italia. La permanenza delle reliquie ad Amalfi, nella meravigliosa cripta della sua Cattedrale, ha consentito la loro provvidenziale custodia, al riparo dalle possibili offese che avrebbero potuto subire nella Costantinopoli ormai caduta. Le reliquie del grande evangelizzatore, divenuto protettore celeste di molti popoli, da qualche tempo costituiscono un punto di riferimento del nuovo dialogo interconfessionale: negli ultimi anni ad Amalfi, ma anche in altre città, si sono svolti incontri ecumenici e culturali dove studiosi di tutti i Paesi ed autorevoli esponenti di differenti confessioni religiose hanno ‘condiviso’ le proprie conoscenze sull’Apostolo. Sempre nel 2008 uscì la pubblicazione del Centro di Cultura e Storia Amalfitana Dal lago di Tiberiade al mare di Amalfi. Il viaggio apostolico di Andrea, il Primo Chiamato: testimonianze, cronache e prospettive di ecumenismo nell’VIII Centenario della Traslazione delle Reliquie del Corpo (1208–2008). Il nuovo libro russo, curato da uno dei principali organizzatori delle conferenze ‘andreine’, l’Istituto teologico‑biblico di S. Andrea, dedicato all’ottavo centenario della traslazione delle reliquie dell’Apostolo ad Amalfi, non soltanto include una serie di articoli della raccolta italiana nella loro lingua originale, ma propone anche nuovi autori e nuovi soggetti. È stata creata una nuova struttura, che si divide ora in tre grandi sezioni. La prima di esse riguarda il Viaggio spirituale dell’apostolo Andrea come simbolo dell’unita\ ecclesiale, e presenta le prospettive ecumeniche sulle orme evangeliche dell’Apostolo (don Stefano Caprio, fra Adalberto Mainardi, padre Vladimir Zelinskij, V. Malachov), ispirata dalla simbolica icona dell’‘abbraccio tra Pietro e Paolo’ (I. Yazykova, E. C. Suttner, J. Oeldemann), ed anche dal ricostruito ‘itinerario paneuropeo’ del Primo Chiamato (А. Robinson). La seconda sezione si occupa della Persona dell’apostolo Andrea nella storia ecclesiastica e nella tradizione dei vari paesi, e include le ricostruzioni neotestamentarie (don Andrea Milano e don Luigi Saccone), il significato dell’itinerario seguito nel trasferimento delle sue reliquie (E. C. Suttner), della diffusione del suo culto nell’Italia meridionale (don Stefano Caprio), ad Amalfi (M. Talalay), in Scozia (V. Kosjakova), in Georgia (I. Bagration‑Muchraneli), in Ucraina (O. Dobroer). Infine, la terza sezione è completamente dedicata ai vari aspetti della devozione del Primo Chiamato in Russia (sacerdoti Kirill Kopejkin e Aleksandr Bertaš, M. Škarovskij, A. Motorin, M. Talalay, I. Šalina). Il libro contribuisce così a far meglio conoscere l’immagine del Primo Chiamato e le prospettive ecumeniche legate al suo ruolo ‘storico’ di testimonianza e di intermediazione religiosa e culturale.